3 Febbraio 2024 in Biblioteca

Il casework

copertina libro perlman il casework

Ci sono almeno due motivi che rendono giustizia del lavoro della Perlman: l’aver anticipato l’approccio progettuale nel lavoro sociale e aver risolto (con decenni di anticipo) l’inutile ed effimero fronteggiamento del ruolo del servizio sociale posto tra i poli lavoro sul caso / lavoro di comunità.
Rispetto alla prima intuizione occorre dire che il casework ispirato dalla tecnica del problem-solving, ha qualcosa di più di un embrione della moderna progettualità, il processo che guida un percorso di aiuto è orientato da una conoscenza del “cliente”, da una condivisa analisi del suo problema preceduta da una ricerca delle cause e da un condiviso riposizionamento del suo bisogno.
Sul fronteggiamento lavoro sul caso / lavoro di comunità mi sembra inutile aggiungere altro alle lucide considerazioni che la traduttrice dell’opera (l’A.S. Maria Luisa Emanuele) riporta nella sua presentazione del libro: “… aiutando la comunità a prendere coscienza di sé, a liberare le proprie energie, e a mettersi responsabilmente in moto, il servizio sociale di comunità aiuta contemporaneamente i singoli individui, che di questa sono parti, a compiere lo stesso maturante cammino, così come, promuovendo quelle attività e quei servizi che si propongono di elevare i livelli di vita e di prevenire i mali sociali, i singoli individui ne traggono personalmente vantaggio”

titolo: Il Casework

autore :Helen Harris Perlman

editore: O.N.A.R.M.O

anno: 1962
pagine: 273

note: Traduzione dell’A.S. Maria Luisa Emanuele, titolo originale dell’opera: “Il casework: a proces of problem solving”

Testo originale del 1957 edito da The University of Chicago Press




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